La storia siamo noi... nessuno si senta
escluso
(F.DE Gregori)
“Suggestioni di due giorni di ferrovie e
narrazioni”
Giovedì
sera... sono stanca, sfiancata, la testa piena di cose, e un gran bisogno di
dormire... ma si è detto che il venerdì esce il post e venerdì ha da uscire...
bisogno di non tradire il lettore, ma prima ancora di non tradire me, bisogno
di un esercizio di autodisciplina.
Perché
inizio a realizzare che questo blog è prima di tutto un esercizio di
autodisciplina.
Ieri
è iniziato finalmente Moving Landscape, il laboratorio promosso da Pepenero all’interno
del progetto “G.A.P. La città come galleria d’arte partecipata”: un laboratorio
di scrittura collettiva, finalizzato a costruire una narrazione corale della
ferrovia e del territorio salentino.
Tanti
temi si sono toccati in questi due giorni, passati tra treni e stazioni, tra
Zollino e Otranto... parlando, soprattutto... la scrittura verrà dopo.
Oggi
non ho tanta voglia di parlare di me. Oggi sono in ascolto, degli stimoli che
ricevo dall’esterno ma anche dall’interno (il famoso omino del cervello che non
tace mai).
Non che non abbia nulla da dire, anzi, avrei moltissimo. Ma non ne ho tanta voglia... i pensieri dedicati alla scrittura collettiva, alle storie, che hanno un narratore, ma non un proprietario, alle storie di questa terra e al senso di appartenenza che genera, non sono ancora maturi abbastanza per essere fermati nella scrittura. E siccome la storia siamo noi, tutti noi, e nessuno deve sentirsi escluso, oggi vi regalo la storia di Betta, che è stata sottofondo di ogni mio pensiero negli ultimi due giorni.
Non che non abbia nulla da dire, anzi, avrei moltissimo. Ma non ne ho tanta voglia... i pensieri dedicati alla scrittura collettiva, alle storie, che hanno un narratore, ma non un proprietario, alle storie di questa terra e al senso di appartenenza che genera, non sono ancora maturi abbastanza per essere fermati nella scrittura. E siccome la storia siamo noi, tutti noi, e nessuno deve sentirsi escluso, oggi vi regalo la storia di Betta, che è stata sottofondo di ogni mio pensiero negli ultimi due giorni.
Buona
visione,
e un
grazie speciale a Betta, che alla fin fine, anche se mi diverto a negarlo, è
una mia grande amica.
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